venerdì 25 novembre 2011

"Coco Chanel" di Louise de Vilmorin - Biografia immaginaria di una donna reale?

"Ad appena vent'anni ho fondato una casa di moda. Non fu la creazione di un'artista, come si è soliti sostenere, né quella di una donna d'affari, ma l'opera di un essere che cercava solo la libertà.”


Un libercolo scritto con leggerezza dalla confidente di Chanel, raccogliendo ed elaborando tratti delle discussioni tre le due donne e infarcendoli dello stile asciutto e carismatico della Vilmorin. I temi trattati sono l'infanzia e l'adolescenza di Coco, ma molti degli aneddoti riportati nel testo sono avvolti da un alone di incertezza, per non parlare di alcuni punti totalmente inventati dalla protagonista che ha dettato le sue "memorie" a Louise de Vilmorin. Allora, se non si tratta di una biografia classica, ma nemmeno di un racconto inventato, a cosa ci si trova di fronte? Alla vita di Coco Chanel come lei avrebbe voluto che fosse, come lei voleva che il resto del mondo la conoscesse. Un peccato che la grande stilista abbia infine litigato con la Vilmorin e la biografia si sia interrotta dopo poco. Interessante libro comunque, per capire la personalità di questa icona della moda.
Da notare soprattutto come la giovane Coco abbia già le idee chiare dal principio della sua carriera e come associ la sua creatività stilistica con la ricerca di amore e libertà, due cose che non è riuscita ad avere nella prima parte della sua vita. L'immedesimazione con il suo lavoro è tale che "chi ama le sue opere, amerà lei" perchè Coco Chanel è nei suoi abiti, come gli abiti rispecchiano lei stessa. Il punto principale della sua rivoluzione di moda è ben citato nella frase "Non somigliare a nessuno, stupire con un'eleganza discreta ed effetti poco vistosi", un'affermazione che paradossalmente contrasta con l'essenza stessa della moda, che crea uno stile seguito poi da migliaia di persone. Ma l'ammonimento di Coco è proprio quello di non fossilizzarsi mai, non esagerare nel mostrarsi agli altri, ma mai essere uniforme alla massa. Ed infine la parola amore che ricorre spesso nella biografia: la creazione di abiti come gesto d'amore nel quale riversare tutta la passione di un di un genio, e la ricerca di libertà, raggiunta solo in concomitanza col successo con l'entrata nell'olimpo degli stilisti.

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