giovedì 10 novembre 2011

Da "Aspettando Godot" di Samuel Beckett


"Le lacrime del mondo sono immutabili. Non appena qualcuno si mette a piangere, un altro, chi sa dove, smette. E così per il riso. Non diciamo troppo male, perciò, della nostra epoca; non è più disgraziata delle precedenti. Ma non diciamone neanche troppo bene. Non parliamone affatto."

"Si nasce tutti pazzi. Alcuni lo restano."

"Noi aspettiamo. Ci annoiamo...ci annoiamo a morte, inutile negarlo. Bene. Si presenta una diversione, e noi che facciamo? La lasciamo marcire. Avanti, al lavoro. Tra un istante, tutto svanirà e saremo di nuovo soli nel cuore delle solitudini."

"E' pur vero d'altra parte che, soppesando a braccia incrociate il pro e il contro, facciamo ugualmente onore alla nostra condizione. La tigre si precipita in aiuto dei suoi congeneri, senza la minima riflessione. Oppure scappa nel folto della foresta. Ma non è questo il punto. Che stiamo a fare qui, ecco ciò che dobbiamo chiederci. Abbiamo la fortuna di saperlo. Si, in questa immensa confusione una cosa sola è chiara. Noi aspettiamo che venga Godot."

E: Didi.
V: Si.
E: Non posso più andare avanti così.
V: Sono cose che si dicono.
E: Se provassimo a lasciarci? Forse le cose andrebbero meglio.
V: C'impiccheremo domani. A meno che Godot non venga.
E: E se viene?
V: Saremo salvati.
E: Allora andiamo?...
...E: Andiamo.
Non si muovono.


"Aspettando Godot" - Teatro Stabile di Genova al Bonci di Cesena
E' certamente uno dei testi teatrale più difficili e criptici che abbia mai letto. Estragone e Vladimiro aspettano Godot senza sapere chi sia o cosa rappresenti (la speranza, forse lo stesso Dio?)...e con molta probabilità anche i due personaggi sono simboli di qualcosa (bene e male? altro?). L'argomento principale resta comunque l'attesa come modo per poter sopravvivere, e la consapevolezza di un motivo (il fantomatico arrivo di Godot) per restare immobili in attesa. L'immobilità dei personaggi è ripresa anche dalla prima frase che ho riportato: tutto si ripete, nella nostra epoca come in quelle precedenti o future, per cui perché perder tempo a parlarne? Meglio concentrarsi su un singolo proposito, l'attesa di Godot, anche se non se ne conosce la reale ragione; essere impegnati in qualcosa, anche un'azione futile, può dare un senso alla vita. Forse...
Un capolavoro del teatro dell'assurdo e del surreale.

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